La neuropsicomotricità

La neuropsicomotricità è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, della terapia  e della riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili e opera nelle aree della neuro e psicomotricità, della neuropsicologia e psicopatologia dello sviluppo.

La neuropsicomotricità prende in considerazione l’individuo nella sua globalità; l'intervento neuropsicomotorio ha come obiettivo principale,  infatti, permettere l’integrazione armonica degli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi consentendo di ristabilire un'immagine di sé integrata attraverso un trattamento fatto a 360° sul bambino.

Il presupposto di fondo è che il piacere intrinseco alla possibilità di incidere sull'ambiente attraverso azioni, gesti e/o parole e relazioni  funzioni, per il bambino, come uno stimolo a muoversi, esprimersi e comunicare utilizzando il suo patrimonio funzionale, anche quando questo non sia completamente integro. Per qusto motivo lo strumento privilegiato da questa branca riabilitativa è il gioco, visto come modalità espressiva e come forte canale di apprendimento. Studiosi quali Piajet, Vygotskji, sostengono che il gioco permetta un sano apprendimento di tutti quei fattori relazionali, comunicativi, immaginativi, aiutando il bambino a creare una rappresentazione mentale del mondo che lo circonda.